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Direttiva efficienza energetica

DIRETTIVA (UE) 2018/844 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 maggio 2018
che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
La direttiva UE porta a importanti interventi di ristrutturazione negli edifici privati per renderli più efficienti dal punto di vista dell’impatto climatico: l’efficienza energetica si calcola con un’apposita scala, che va da A (più efficiente) a G (meno efficiente). Tutti gli immobili europei dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2030, per poi raggiungere la classe D entro il 2033 alla classe D.
Gli Stati membri dovrebbero promuovere miglioramenti della prestazione energetica degli edifici esistenti che contribuiscano a creare un ambiente interno salubre, tra le altre cose rimuovendo l’amianto e le altre sostanze nocive, prevenendo la rimozione illegale delle sostanze nocive e favorendo il rispetto della normativa vigente, tra cui le direttive 2009/148/CE e (UE) 2016/2284 del Parlamento europeo e del Consiglio.
L’idea (obiettivo) finale è la riduzione del 55% di CO2 entro il 2030, per cui, a partire da quell’anno, gli edifici privati devono iniziare a mettersi in regola con gli obiettivi ambientali, abbattendo le emissioni nocive a loro imputabili per il 40%: gli edifici dovranno consumare poca energia, essere alimentati per quanto possibile da fonti rinnovabili, e non dovranno emettere in loco emissioni di carbonio da combustibili fossili.